Sono quasi 600 mila le aziende (quasi raddoppiate dal 2004 e il 10% in più rispetto a fine 2007) iscritte e 6,8 milioni i lavoratori dipendenti che potrebbero potenzialmente accedere a piani formativi finanziati dai fondi paritetici interprofessionali.

Si tratta di organismi associativi promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle parti sociali (datoriali e sindacali) attraverso specifici accordi interconfederali. Finanziano interamente o parzialmente piani formativi individuali, aziendali, settoriali e territoriali che le imprese, in forma singola o associata, destinano ai propri dipendenti. Attivi dal 2004, prevedono un'adesione da parte delle imprese volontaria e gratuita. Per iscriversi è sufficiente che il datore di lavoro compili il modello di denuncia contributiva Dm10/2 per devolvere lo 0,30% dei contributi versati all'Inps (contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria) al Fondo prescelto.

Il finanziamento all'attività di formazione avviene previa presentazione di un piano formativo concordato dalle parti sociali secondo le modalità e le scadenze comunicate dai fondi nei loro avvisi. Questi fondi sono oggi 15 in tutto e di recente sono aumentati in numero in quanto il Ministero del Lavoro nel corso dell’ultimo anno ne ha riconosciuti 3:
– For.Agri (settore agricolo)
– Fondazienda (per a quadri e dipendenti del commercio, turismo, servizi, artigianato e pmi)

– Fondo banche e assicurazioni.

«C'è stato il recupero delle dimensioni tematiche, territoriali e settoriali dei Fondi – spiega Franco Frigo, responsabile delle politiche per la formazione continua dell'Isfol – che hanno emanato avvisi dedicati a temi come la sicurezza sul lavoro, o a certe aree del Paese come il Sud, a partire dall'artigianato».

Per alcuni fondi è previsto anche il "Conto formazione", ovvero un conto individuale in cui accantonare il 70% del contributo obbligatorio per finanziare i piani formativi. Considerando le erogazioni provenienti del Ministero nella fase iniziale e i trasferimenti Inps, dall'istituzione a oggi i Fondi hanno ricevuto 1,284 miliardi di euro. I tempi lunghi tra trasferimenti Inps e organizzazione degli avvisi (fonte: Isfol) le risorse messe a bando sono state pari a 750 milioni di euro, il 58% delle risorse totali. Inoltre a novembre 2007, i piani finanziati avevano raggiunto appena il 10,3% dei lavoratori (con percentuali molto variabili tra un fondo e l'altro, tra cui spiccano i valori molto alti di Fondir, For.te e Fondirigenti). «Il bilancio è positivo per la crescita costante ma resta il neo della lentezza nell'assorbimento e nello stanziamento delle risorse – dice Frigo – e rimane la difficoltà nell'avviare attività di formazione per le imprese più piccole». Frenate da vincoli e complessità burocratiche. «È auspicabile una maggior integrazione con le Regioni – prosegue Frigo – come avviene in Toscana, dove la Regione finanzia la formazione dell'imprenditore, come nel caso dell'artigiano titolare d'azienda».

1. FONDIMPRESA
– 2,8 milioni di lavoratori aderenti
– il fondo che ha ricevuto maggiori risorse (586 milioni)
– circa 262 milioni di euro impegnati
– oltre 350mila lavoratori e 16.400 aziende coinvolte
– oltre 1.200 piani formativi finanziati
L'avviso 2/2008, appena pubblicato, mette a disposizione altri 60 milioni, per 75 milioni totali, stanziati nel 2008 attraverso la procedure del Conto di Sistema. «Fondimpresa è ormai in grado di espletare le procedure di aggiudicazione dei bandi a tre mesi dalla presentazione delle domande» afferma il direttore Michele Lignola.

2. FONDO FOR.TE
– 304 milioni di versamenti Inps
– 1,5 milioni di lavoratori
– risorse stanziate pari a circa 229 milioni

3. FONDARTIGIANATO
– primo fondo per imprese aderenti, oltre 200mila con 3,8 dipendenti di media per azienda iscritta
– terzo fondo per risorse ricevute, quasi 98 milioni
– risorse complessive messe a bando circa 71 milioni.

4. FONDIRIGENTI: è il principale tra i fondi destinati ai dirigenti
oltre 13mila imprese e 75mila dirigenti aderenti è attivo nella ricerca sui temi del management e della competitività aziendale e nell'incontro tra domanda e offerta di lavoro con l'Agenzia del lavoro istituita presso il fondo.