“Salute” e “medicina” sono parole molto utilizzate nelle ricerche on line segno dell’importanza di questi argomenti per chi naviga in rete. Un’indagine condotta dal Forum della Ricerca biomedica ha rivelato, infatti, che sono in tantissimi (oltre il 75%) a manifestare l’esigenza di capire cosa gli sta succedendo ed il 25% ritiene una priorità trovare subito un rimedio efficace, un’esigenza che spesso porta a compiere ricerche sul web.

CHI CERCA INFORMAZIONI IN RETE – nel 2007 un’indagine condotta da Millward Brown Delfo per Google Italia intitolata “Informarsi sulla salute on line. Bisogni, comportamenti e aspettative del cittadino” ha messo in evidenza che il 75% degli internauti italiani (15,6 milioni su un totale di 20 milioni) nell’ultimo anno ha cercato informazioni a carattere sanitario sul web.
Gli utenti hanno un’età compresa tra 25-49 anni e risiedono nel Nord Est e nel Centro Italia. Il livello di istruzione è alto (laurea) e le donne superano in percentuale di poco gli uomini. Le patologie su cui più di frequente si cercano informazioni sono: peso e obesità, mal di schiena, mal di testa, malattie stagionali e problemi dermatologici. I farmaci senza obbligo di ricetta su cui si effettuano delle ricerche on line sono quelli per la cura del mal di testa, malattie stagionali, peso e obesità, mal di schiena. Le fonti web di ricerche di questo genere di informazione sono: i motori di ricerca, siti dedicati a salute e benessere, siti sui farmaci, siti di approfondimento verticale su determinate patologie.
Spesso la ricerca sul web precede l’acquisto in farmaci, ma il consiglio del farmacista continua ad essere inteso come elemento fondamentale nei consigli di acquisti di farmaci.

Il rapido e facile accesso alle informazioni a carattere sanitario sta modificando progressivamente il rapporto degli italiani con la medicina: sul Web esiste ormai una moltitudine di siti e portali che forniscono servizi di informazione e consulenze on line di medici ed esperti. Si va da siti incentrati su bellezza e medicina estetica, a quelli che trattano di pediatria e prima infanzia, di medicina generale, malattie rare, ecc. Questi ed altri siti stanno dedicando spazi crescenti agli utenti, forum, chat e blog per raccontare le proprie esperienze, divenendo, a loro volta, fonte di informazioni per altri utenti.

Si tratta di approccio moderno verso la medicina, in cui l’utente si informa e cerca notizie, interagisce con altri utenti ottenendo informazioni che, un tempo, erano esclusivo appannaggio degli addetti al settore.

E cambia, sotto la spinta delle nuove tecnologie, anche il tradizionale rapporto del medico con i propri pazienti trasformandosi sempre più in una forma di consulenza che egli presta ai suoi clienti i quali desiderano essere informati e collaborare alla definizione di una terapia da seguire (il 65% del campione di un’indagine curata dal Forum per la Ricerca Biomedica). Il connubio fra medicina e Web ha permesso ai pazienti di reperire informazioni molto più rapidamente che in passato, di superare i problemi connessi alla distanza fisica, di restare anonimi, un’opportunità, quest’ultima, che ha aiutato molti ad affrontare situazioni che suscitano imbarazzo e pudore (sessualità, disagi psicologici, uso di sostanze stupefacenti).

Gli utenti hanno rinvenuto in Internet uno strumento di indiscutibile utilità. Ma è bene ricordare che Internet non può sostituire la necessaria relazione tra medico e paziente e che le visite sono talvolta indispensabili per giungere ad una diagnosi ed alla definizione di una corretta terapia. Gli utenti, quindi pur avendo trovato nel web supporto e giovamento, non possono pensare di sostituirlo alla medicina tradizionale.