Con Roberto Forte di TIM parliamo dei servizi VAS (value added services), tanto amati e apprezzati dal grande pubblico.

 

Cosa si intende esattamente per servizi Vas e come si sono evoluti nel corso di questi ultimi anni?

I VAS sono nati come servizi al cliente, fruibili grazie all’invio di un semplice SMS. Questa era l’era del display in bianco e nero di piccole dimensioni, con la tastiera che occupava gran parte dello spazio sul telefonino. Poi è nato il WAP (wireless application protocol) che ha rappresentato il vero primo passaggio ad una seconda fase dominata dalla multimedialità. Due le novità sostanziali: display, più grande e a colori e connettività, sempre più veloce nello scaricamento di dati ed immagini.

A chi si rivolge il mercato dei VAS di TIM?
In gran parte al mercato consumer (il mass market degli utenti finali) di cui i giovani rappresentano una fetta molto importante ed attiva. Esistono poi altre fasce di business interessate a questo tipo di servizi. Tra questi ricordiamo i numerosi servizi editoriali, nati dal vecchio SMS, diventati oggi foto e testi; c’è lo sport con i goal del calcio, i servizi di gossip, suonerie, musica e videoclip da scaricare. Un mercato nuovo e promettente è quello dei canali televisivi con 13 canali in video streaming e con la possibilità di interagire (vedi il Grande Fratello e la possibilità di votare inviando la propria preferenza).

Esiste già un grande interesse per questo tipo di applicazioni nel mercato?

Si. Nel solo mercato italiano, gli utenti TIM scaricano circa 60 milioni di suonerie l’anno, delle vere cifre da capogiro. Molto richiesta è la musica in generale, tra cui diversi servizi di MTV, e le Chat che i giovani utilizzano per comunicare e per conoscersi. E’ importante far notare che ogni servizio è diverso e va a soddisfare i bisogni di utenti diversi. Questi bisogni poi cambiano con l’evolversi delle tecnologie. Pensiamo alle fotografie scattate con il telefonino: ci stiamo avvicinando sempre più a definizioni dell’immagine assolutamente sorprendenti. E’ facile prevedere quindi che il mercato degli MMS e dei servizi dati che consentono di inviare e scambiare immagini fotografiche aumenterà notevolmente nei prossimi anni.

Esiste la cosiddetta “killer application” nel mercato dei VAS, ovvero un servizio che viene utilizzato da tutti gli utenti?
No, come spiegavo non esiste nessun servizio preferito indistintamente in grado di far passare in secondo piano tutti gli altri. Nei VAS la logica è quella di orientarsi per fasce di clienti specifici ed ideare servizi specifici. Occorre pertanto differenziare l’offerta quanto più possibile.

Con quale strategia TIM si propone nel mercato dei VAS?
In TIM puntiamo sulla connessione: veloce, costante e soprattutto capillare. Chi naviga su Internet non deve subire interruzioni del segnale, rischiando di perdere i dati e di dover ricominciare le operazioni da capo. Di qui nasce Tim Turbo che fornisce accesso alla nostra rete non solo nelle grandi città, ma su gran parte del territorio nazionale (es. possibilità di utilizzare la rete anche in viaggio) con una velocità di trasmissione dati di poco inferiore, ma senza perdere mai il segnale, e quasi senza rendersene conto. L’importante è seguire le richieste del mercato: dei professionisti che chiedono l’accesso in mobilità come anche dei più giovani che cercano speciali ed anteprime musicali.

Cosa ci aspetta per il 2005? TIM su cosa punta?
Il futuro dei nostri servizi è fortemente dipendente dall’evoluzione della tecnologia. Certo tra i settori oggi in forte crescita vi è sicuramente quello dei videogiochi, in cui le maggiori case quali Atari, Nintendo e Sony stanno lanciando i videogame più famosi anche nel settore della telefonia mobile, della la musica, del calcio e dei servizi di Chat.