Subscription Economy ed ecommerce sono un connubio ormai consolidato in forte crescita. Streaming , car sharing, utilities e più in generale servizi, rappresentano la nuova frontiera della Subscription Economy (Interessante questo articolo di FORBES sulle aspettative dell’Economia in abbonamento). Si tratta di servizi e prodotti in abbonamento, senza acquistare il prodotto in maniera definitiva ed esclusiva, con una filosofia che punta meno al possesso e più all’accesso. In estrema sintesi è uno spin off della Sharing Economy che ha già delle “Growth Story” in UBER  e AIRBNB.

Il Target

A dettare le nuove regole del commercio sono soprattutto i millennials e i post-millennials (i giovani nati tra il 1995 e il 2000), vale a dire le nuove generazioni di consumatori più digitali e flessibili. Più in generale la maggiore familiarità con l’ecommerce e i pagamenti online spinge verso formule più flessibili di consumo in cui la prossimità e la fisicità sono sempre meno importanti.

 Italia: Un mercato dal grande Potenziale

Come per l’ecommerce anche per la Subscription economy l’Italia rappresenta un mercato dall’enorme potenziale ancora inespresso. Secondo una recente ricerca di Elabe per conto di SlimPay, il 74% degli italiani ha già sottoscritto almeno un abbonamento (si pensi a quello telefonico per lo smartphone, oppure alla palestra o al car sharing), contro l’85% delle media europea. Più del 50% dei consumatori italiani ha attivato tra 2 e 5 abbonamenti. Numeri già significativi che cresceranno ancora in un contesto in cui i consumatori europei pensano di raddoppiare il numero delle sottoscrizioni di abbonamenti.

Mercato: Telefonia e Utilities in pole position

In Italia i mercati più interessanti restano quelli dei servizi. Più della metà (59%) dei consumatori italiani utilizza l’addebito diretto sul conto corrente per la telefonia, che spesso contempla anche il noleggio dello smartphone, i costi Adsl, Tv Satellitare (vedi Sky o Netflix). Seguono i pagamenti per consumi di luce e gas (51%) e per liquidare le rate di polizze assicurative (30%).

Ma quello che più interessa non è “l’as is” (la situazione attuale) quanto il potenziale di crescita. La maggioranza degli italiani (52%), infatti, si dichiara disposto a pagare le tasse tramite addebito diretto. Circa il 36% pagherebbe secondo queste modalità anche i trasporti e il 29% l’affitto.

Sistemi di pagamento e Istituzioni aiutano la crescita dell’ecommerce

In un contesto di espansione della subscription economy, anche i metodi di pagamento si devono evolvere per semplificare i pagamenti.

A livello istituzionale l’ultima facilitazione è arrivata con la Sepa (la Single Euro Payments Area). L’obiettivo? Offrire la possibilità di pagare in euro nella Ue senza più differenze tra pagamenti nazionali ed europei con la stessa facilità e sicurezza.

Ma i maggiori sforzi si vedono a livello di singole iniziative. Tra le ultime SlimPay,  una fintech francese specializzata nei pagamenti ricorrenti tramite addebito diretto sul conto corrente, sbarcata anche in Italia. Con Slimpay puoi effettuare pagamenti per gli acquisti ricorrenti (come può essere l’abbonamento del treno o alla palestra, le bollette o il canone del proprio smartphone) in maniera più semplice, veloce e sicura e senza commissioni per il cliente, in alternativa al bonifico o alla carta di credito.

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