Per il nostro Paese si stima una leggera accelerazione della crescita (+2,1% nel 2008), trainata da servizi a banda larga e dalle nuove apparecchiature terminali mobili.

Il ritardo italiano è emerso anche nell’indagine “Western European Residential Broadband Forecast: 2008 To 2013” condotta da Forrester Research. Secondo questa fonte autorevole, l’Italia è in ritardo nella diffusione della banda larga ed anche in futuro non riuscirà a colmare questo gap. Nel dicembre 2013 Forrester Research stima che l’ADSL sarà presente nel 58% delle abitazioni italiane, contro il 71% delle abitazioni europee.

La crescita a livello europeo della banda larga dovrebbe essere più marcata in Olanda e nei paesi scandinavi, da sempre più avanti nella diffusione sul proprio territorio della tecnologia broadband. Nel 2013 anche Regno Unito, Germania e Francia toccheranno tassi di penetrazione molto avanzati.

In ritardo saranno, invece, Italia, Spagna e Portogallo, che secondo la stima raggiungeranno una diffusione dell’ADSL valutabile rispettivamente intorno al 58%, al 61% e al 55%. A trainare la crescita del comparto saranno in Italia, come nel resto d’Europa, i servizi a valore aggiunto, in particolare quelli delle aree dell’e-government, dei contenuti digitali per l’e-entertainment, dell’e-business (in particolare nel settore turistico e della sanità dove i modelli ICT per la riorganizzazione aziendale stanno profondamente innovando le filiere d’impresa) eHealth.

E-GOVERNMENT – il 2008 potrebbe essere l'anno della svolta per la Pubblica Amministrazione, segnato da digitalizzazione ed informatizzazione di tutti gli uffici ed enti pubblici centrali e periferici. Molte procedure burocratiche potrebbero essere presto realizzate via Internet connettendosi ai vari siti deputati allo svolgimento delle varie competenze. Una rivoluzione telematica molto attesa basata sul l’SPC, Sistema Pubblico di Connettività, un moderno sistema che interconnette tutti gli uffici della Pubblica Amministrazione Italiana, rendendo possibile la condivisione totale di tutti i dati e le informazioni disponibili. Ogni cittadino dotato di CIE (carta d’identità elettronica), acquistabile a 20 euro, potrà essere riconosciuto in modo univoco sul circuito degli uffici telematici della Pubblica Amministrazione e accedere a tutte le informazioni che gli occorrono e realizzare pratiche di varia natura (es. apertura di Partita IVA o conoscere la propria posizione INPS, ecc.). Condizione indispensabile è anche il possesso di PEC (posta elettronica certificata). Una svolta che potrebbe significare per il nostro Paese un risparmio tra il 3% e il 5 % sul PIL.

MEDIA E CONTENUTI DIGITALI – il 2008 dovrebbe essere l'anno del declino della televisione classica a vantaggio di internet e di altri canali trasmissioni interattivi. Aumenteranno gli utenti che preferiranno internet alla tv, soprattutto per la programmazione serale. L’ultima ricerca della School of Management del Politecnico di Milano e della Nielsen condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana rivela che il 54% degli Italiani (27 milioni di persone dai 14 anni in su) trascorre più tempo su Internet che davanti allo schermo televisivo. Le ore scelte per la navigazione sono prevalentemente quelle serali (dalle 20 alle 23), quelle in cui si concentrano i palinsesti televisivi. Dati che preoccupano i proprietari di molte reti televisive private, per via della progressiva riduzione della quota di audience complessiva e quindi, i guadagni. Si tratta di un trend che è analogo per molti versi a quello che si registra anche nei restanti paesi europei. Un’indagine dell’European Interactive Advertising Association (Eiaa), svolta in dieci nazioni europee ha rivelato che l’82% dei giovani fra i 16 e i 24 anni passano sulla rete la maggior parte del loro tempo libero. E per il futuro si prevede che vivranno le sole televisioni basate sull’interattività, quelle che attribuiranno allo spettatore un ruolo attivo, di artefice delle proprie scelte e che sapranno integrarsi con altri media.