Di esempi nel mondo ve ne sono già diversi. Si tratta di grandi e piccole aziende, note o sconosciute, che stanno modificando i propri modelli produttivi, orientandosi su processi a basso costo, che garantiscono competitività sul mercato, soprattutto in termini di pricing. La crisi economica dell’ultimo anno ha determinato una forte crisi dei consumi, soprattutto nei paesi occidentali. Una delle conseguenze più visibili è la stagnazione dei consumi.

Pensiamo all’Italia: la crisi in atto sta determinando la razionalizzazione delle spese da parte delle famiglie che si trovano ad avere una liquidità sempre più contenuta per i propri acquisti. In un contesto del genere cresce l’interesse per i prodotti che presentano un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Per soddisfare questa crescente esigenza molte imprese, attive in Oriente ed in Occidente, stanno rivedendo i propri modelli di business e stanno puntando sempre più alla semplificazione in ambito produttivo che comporta una maggiore rapidità nell’assemblaggio e costi logistici più contenuti.

Molti anni fa, già la Swatch ha sperimentano, con successo, un modello produttivo basato sulla semplificazione. Oggi questa stessa strada viene intrapresa da tante imprese che operano nei più diversi comparti produttivi.

Un esempio celebre nel mondo di semplificazione produttiva è rappresentata certamente dall’Ikea: una delle sue più celebri librerie, la Besta, molto simile alla Hemmes pesa 28,5 chili, oltre 7 chili in meno rispetto all’altro modello e costa 59 euro, contro i 129 euro dell’altra. Analoghi esempi si rilevano anche nella produzione degli elettrodomestici: a Fabriano, la Indesit Company ha adottato per il cestello di un modello di lavatrice la plastica, riuscendo a dimezzare il peso del prodotto finale, sceso da 10 a 5 kg. Sempre in termini di produzione low cost, orientata alla razionalizzazione dei costi, interessanti sono le sperimentazioni nell’ambito dell’assistenza post vendita: molte grandi realtà stanno attivando sistemi di diagnostica in remoto che consentono ai tecnici dell’azienda di analizzare e risolvere le problematiche della clientela senza dover sostenere costi di spostamento. Si stima che il monitoraggio a distanza abbia ridotto, lo scorso anno, in Europa le visite a domicilio del 12%.

In campo tecnologico si segnala l’approccio della Nikon che nel 2001 lanciò sul mercato una macchina fotografica, la 775, unica sul mercato ad essere commercializzata con un prezzo inferiore al milione di lire. Oggi la L21, che vanta delle funzionalità tecnologicamente evolute, è proposta soli 85 euro.

Analoghi processi si possono ritrovare in molte aziende automobilistiche: la Dacia è un modello low cost ottenuto adottando una linea più squadrata. Questa scelta di design consente di avere meno vincoli costruttivi e costi produttivi più contenuti.

Ancora più utili sono i processi che uniscono alla semplificazione anche la standardizzazione dei componenti: il motore 1.5DCI della Renault, ad esempio, viene impiegato sui modelli Clio, Dacia Duster e Nissan Note. L’utilizzo di componenti identici per più marchi consente di ottenere un’interessante riduzione dei costi.

Altri accorgimenti produttivi sono stati adottati per il furgone Daily Fiat: la plancia che prima presentava ben 15 elementi saldati tra loro ad uno solo oggi ne ha 1 solo ottenuto a stampo in plastica riciclabile: questa soluzione ha generato un risparmio produttivo del 15% circa.

Esempi di razionalizzazione produttiva sono presenti anche nei settori più tradizionali, come l’abbigliamento: la Basel Protection, azienda di Barletta specializzata nella produzione di scarpe da lavoro lancerà presto sul mercato un nuovo modello ad un prezzo estremamente conveniente, che oscillerà tra i 30 ed i 50 euro. Questo posizionamento è possibile grazie alla progettazione di una nuova tomaia, più semplice nella composizione (il numero di componenti impiegati è sceso da 28 a 15) e veloce nell’assemblaggio (il tempo è sceso da mezz’ora ad un solo minuto), realizzata in ecopelle.

Il prezzo oggi rappresenta uno degli asset fondamentali per essere competitivi sul mercato popolato da un numero crescente di consumatori low cost che, come spiega Andrea Cinosi, Presidente Assolowcost, “si concentrano su alcuni valori a cui tiene più di altri, e sfronda il resto. Per esempio, nei viaggi aerei prevalgono la sicurezza e la puntualità”. Si parla spesso di trasformare la crisi in opportunità: la revisione delle strategie produttive potrebbero rappresentare un modo concreto per ritagliarsi nuovi spazi e trovare un nuovo posizionamento sul mercato.

Come qualunque cambiamento, è importante che sia accompagnato da coraggio, professionalità ed investimenti. Le modifiche di processo e prodotto richiedono, infatti, profili qualificati: non è un caso che negli ultimi anni sia cresciuto il peso dei progettisti in azienda e degli investimenti in progettazione.