EBay, colosso mondiale delle aste on line continua la sua ascesa. Ma per il futuro si scorgono alcune zone d’ombra legate alla crisi dei consumi. Una crisi che si sta abbattendo su scala mondiale e che sembra non risparmiare neppure Ebay, il più noto sito di aste online su scala mondiale.

Nonostante i risultati economici raggiunti nel secondo trimestre 2008 dall’azienda complessivamente siano ancora positivi, ciò che potrebbe preoccupare è ritmo di crescita contenuto, il più basso dal 1998, anno di quotazione in borsa.

La causa principale di questa performance è da ricercarsi nelle difficoltà economiche dei consumatori che si riflette in un comportamento d’acquisto che a privilegiare la leva prezzo quale criterio principale di scelta negli acquisti.

A confermare la tendenza in atto vi è anche il calo del prezzo medio delle vendite online, sceso, nel secondo trimestre del 6%.

In questo stesso periodo anche la crescita dei ricavi complessivi è risultata abbastanza contenuta: i volumi lordi di vendita (il valore di tutte le merci vendute attraverso i siti EBay) sono saliti dell'8%. L’incremento è stato il più basso registrato dal primo trimestre del 1999.

Questi andamenti hanno spinto il management di Ebay di recente a rivedere la propria politica commerciale in questo momento così critico per sostenere il numero ed i volumi delle inserzioni. Il Ceo della società californiana ha infatti deciso di eliminare molte delle commissioni che gravavano sulle transazioni con l’obiettivo di
1. ridurre i costi di inserzione
2. aumentare le commissioni sul venduto
3. promuovere i venditori di qualità (anche privati).

A questi cambiamenti si è aggiunto un miglioramento del servizio agli utenti che si è tradotto in un potenziamento delle funzioni del motore di ricerca (es. il motore di ricerca riconosce il plurale e legge anche nel testo e negli attributi, l’ordinamento dei risultati privilegia, a parità degli altri fattori, i venditori più affidabili, ecc.). Il direttore finanziario di EBay, Robert Swan, ha spiegato che questa scelta strategica rappresenta la chiara volontà ad andare in contro alle esigenze degli acquirenti che «puntano sui prodotti a minor prezzo», soprattutto negli USA e in Gran Bretagna. Come dire che i vertici di Ebay sono pronti a «subire gli effetti fino a quando l'economia non si riprenderà».

I RISULTATI DEL II TRIMESTRE 2008 – nel secondo trimestre 2008 il profitto trimestrale del gruppo è stato di 2,2 miliardi di dollari(+20% vs. primo trimestre 2007, più delle previsioni); l’utile netto di 460,3 milioni di dollari (+22%). La crescita è da ricondurre principalmente ai comparti complementari dell’azienda americana, Paypal e Skype, come ha sottolineato il presidente della società, John Danahoe: «è stato un trimestre positivo, siamo contenti delle performance complessive del portafoglio, soprattutto della crescita generata da PayPal».

Sistemi di pagamento on line – PayPal ha registrato un vero e proprio boom ed i ricavi sono cresciuti del 32% sfiorando i 602 milioni di dollari (importanti in questo quadro i recenti accordi siglati con gruppi del calibro di Delta Airlines e Blockbuster); VoIp – il giro d'affari registrato da Skype è salito del 51% registrando ulteriori 29 milioni di utenti affiliati, raggiungendo un totale di 338 milioni. la crescita di Skype. Il sistema di telefono vai Internet ha raggiunto ricavi per circa 130 milioni di dollari. Bene anche PayPal, che ha fatto registrare una crescita del fatturato del 32%. Siti di vendita on line: i ricavi generati da questo comparto di eBay hanno sfiorato gli 1,46 miliardi di dollari con un incremento dei ricavi abbastanza contenuto (+13%). In questo segmento sono compresi anche Kijiji, Shopping.com, Stubhub (sito tra i leader nella compravendita di biglietti per eventi in tutto il mondo).

Anche la situazione italiana risulta abbastanza positiva: alla notevole crescita della domanda e-commerce non sempre però corrisponde un analogo incremento dell’offerta, soprattutto di PMI e venditori professionali. Ebay conta attualmente tantissimi acquirenti (più di 5 milioni sono gli utenti registrati in Italia) e venditori. Sono circa 16.500 le persone che traggono la propria fonte di reddito unica o principale dal sito. Per le PMI italiane Ebay rappresenta un’opportunità concreta per crescere sfruttando le moderne tecnologie. Sarà fondamentale riuscire ad essere competitivi sui prezzi, oltre che garantire un’offerta di qualità ed un servizio serio ed affidabile.