Nel 2009 il comparto moto ha sostanzialmente tenuto, chiudendo con risultati sostanzialmente in linea con il 2008. Quello che è cambiato, ad una lettura attenta dei numeri e delle rilevazioni su base annua, è l’equilibrio tra i 2 principali segmenti del comparto, scooter e moto.

– SCOOTER: gli italiani nel 2009 confermano la propria preferenza per lo scooter. Molto più delle moto, infatti, questo segmento ha beneficiato in maniera significativa degli incentivi statali, arrivando persino a superare nel 2009 le unità vendute nel 2008 e nel 2007 (295.422 pezzi in totale pari al +10,8%), pari al 73% del totale di veicoli immatricolati.

– MOTO: le moto sono state toccate in misura marginale dagli incentivi: le vendite sono state pari a 109.345 unità, pari al -20,2% rispetto al 2008, che si era già segnalato come un anno negativo. I 50 cc. sono calati del 18,9% rispetto al 2008. I veicoli a forte vocazione urbana dominano la classifica delle top 100 in cui troviamo 18 scooter nelle prime 20 posizioni e 40 nelle prime 50. I clienti nel 2009 hanno lungamente preferito scooter 125 cc (102.813 unità pari ad un aumento del +28,7%) che hanno il vantaggio di avere un costo di gestione medio e possono essere guidati anche con la patente B. In calo sono state invece le cilindrate più elevate: le 250 cc (-47,6%) e gli hyperscooter oltre 500 cc. (-50,1%) sono in caduta libera. La prima tra le moto più apprezzate nel 2009 si colloca in 17esima posizione dove troviamo la Kawasaki Z 750 (nel 2008 questa moto occupava la decima posizione con 6.745 unità contro le 4.570 del 2009).

– CICLOMOTORI: questo segmento nel 2009 ha registrato un calo (99.761 unità vendute pari al -18,9% rispetto al 2008): buona la performance dello Scarabeo 2T, leader di questo segmento nonostante il calo di 2.000 pezzi rispetto al 2008 e del Malaguti Phantom, che è al secondo posto nella classifica dei ciclomotori più venduti, seguito da Yamaha Aerox e del Piaggio Liberty. Ad oggi esiste la possibilità per le case produttrici di tornare a crescere, ma è necessario proporre idee innovative, cercando di assicurare un maggior rispetto ambientale ed un risparmio dei costi di gestione di questi veicoli.

“Per mantenere – precisa Corrado Capelli Presidente Confidustria Ancmala struttura produttiva è indispensabile non far mancare il supporto alla categoria delle 2 ruote a motore. Sono ancora troppi i veicoli obsoleti, Euro zero ed Euro 1, che costituiscono il 60% del parco circolante e solo un contributo concreto all’acquisto può accelerare il ricambio”