Non si arresta la crescita del gruppo Mc Donald’s in Italia. Nel 2003 i ricavi nel nostro Paese dell’azienda sfioravano i 494 milioni di euro. Ad ottobre 2009 hanno raggiunto gli 800 milioni di euro, a conferma che, nonostante la crisi, gli italiani apprezzano l’offerta ed il modello di consumazione fast proposto dalla catena americana. Proprio in Italia Mc Donald’s ha imbozzato la strada della “lentezza”.

Mentre il servizio resta veloce come sempre, precisa Roberto Masi, Ad Mc Donald’s “se i clienti vogliono restare da noi, prendersi con calma il loro tempo, ad esempio per navigare su Internet grazie alla nostra rete wifi presente in 320 ristoranti su 380 sa che le dico? Noi siamo contenti.”

L’Italia è per Mc Donld’s un mercato interessante su cui investire. Nel 2008 le vendite sono cresciute del 12,5% e nei primi mesi del 2009 il tasso di crescita è stato del 10-10,5%. La crisi si registra anche nella catena americana ma, ammette Masi, “almeno per ora, siamo semplicemente ad un rallentamento della crescita registrato a partire da maggio-giugno. E ancora oggi c’è la fondata speranza di chiudere l’anno in crescita del 10% o giù di lì”.

Rientra quindi nella strategia Mc Donald’s investire in Italia per due ragioni: sia per i tassi di crescita che si registrano nel nostro Paese, che per il numero di punti di ristorazione, 380, presenti, ancora molto al di sotto di quelli presenti in altri paesi europei come Francia (1.200).

A breve, quindi, partirà la rivoluzione in casa Mc Donald’s: consisterà nella creazione di “casual restaurant” basato sulla fidelizzazione della clientela. Fino ad oggi, i frequentatori Mc Donald’s erano prevalentemente costituiti da famiglie che erano in grado di consumare un intero pasto a 28-30 euro e che oggi devono spesso tirare la cinghia a causa della cassa integrazione e che hanno diradato le proprie “visite” al Mc Donald’s e i giovani. In media i frequentatori vi si recano raramente: 1 volta ogni 6-8 mesi. Partendo da questo presupposto, il management Mc Donald’s ha elaborato una strategia che punta ad incrementare il numero di visite da parte dei propri clienti. Basterebbe che chi acquista 1 hamburger al semestre iniziasse ad acquistarne 1 ogni 4 mesi perché i ricavi del gruppo subiscano un’interessante crescita.

Per raggiungere questo obiettivo l’azienda ha pianificato degli investimenti per variare l’arredamento e puntare su tonalità pastello alle pareti, comodi divani al posto degli sgabelli tipici di una ristorazione mordi e fuggi e la calda luce emanata dalle luci Targetti.

Alle variazioni degli arredi corrisponde anche un continuo aggiornamento del’offerta: più insalate e piatti di stagione che variano continuamente e proposte anche senza salse, più in linea con la dieta mediterranea. Per incrementare il consumo Mc Donald’s ha anche puntato su format che offrono delle consumazioni anche in fasce orarie differenti: il cornetto e la colazione nei Mc Café e i panini, pronti in soli 3 minuti, che vengono ritirati presso i Mc Drive, restando in auto, come nella migliore tradizione fast americana.