La recente indagine Ecommerce e Mobile 2010 di Casaleggio&Associati segnala che l’e-commerce è un comparto in grande espansione in tutta Europa: nel 2009 ha raggiunto la soglia dei 307 milioni di euro, registrando in un periodo di crisi, una crescita del ben +20% rispetto al 2008. Per l’anno in corso si prevede una grande espansione, derivante per lo più comparti del tempo libero che traineranno le vendita via internet. In particolare in Europa a trainare il comparto entertainment saranno soprattutto 
• +70% per giochi e scommesse 
• +30% per il settore Case e arredamento 
• +405 per Centri commerciali on line 
• + 35% per Editoria 
• +25% per elettronica di consumo 
• +20% per Assicurazioni 
• +18% per Moda 
• +16% per Alimentare 
• +15% per Salute e bellezza e per il Turismo 
L’Italia, insieme alla Spagna, sono i paesi europei in cui il potenziale di crescita stimato è maggiore: rispettivamente l’1% e lo 0,8% di vendite e-commerce. Già da tempo i segnali per l’e-commerce italiano sono positivi: nel 2009 si è registrato un incremento del +58% rispetto al 2008, con un fatturato totale di 10,037 miliardi di euro (nel 2008 erano stati 6,365 miliardi di euro). 
Se la crescita anche negli anni a venire per l’e-commerce appare quasi scontato, inizia ad affermarsi anche in Italia un nuovo fenomeno, quello delle vendite associate ai dispositivi mobili, il cosiddetto m-commerce. 
Il mobile e-commerce è un fenomeno relativamente nuovo che, nel prossimo futuro, potrebbe raggiungere l’assoluta prevalenza in termini di rispetto all’e-commerce tradizionale tramite il pc. Gartner prevede una crescita fino a 526 milioni di utenti nel 2012. Tra i metodi di pagamento che si affermeranno ci sono il money transfer e nuove applicazioni legate alla mobilità che presumibilmente porteranno alla sostituzione delle carte di credito da parte dei device mobili. 
Vista la grande penetrazione dei cellulari nel nostro Paese l’affermazione dell’m-commerce sembra essere ormai solo questione di tempo. Perché l’atteso boom si verifichi è però necessario che si superino delle barriere all’ingresso, soprattutto la carenza di infrastrutture sia logistiche che di connettività e vi sia un calo dei costi da sostenere per l’accesso alla rete, che in Italia è tra i più alti d’Europa. 
Per cogliere le grandi opportunità che potrebbero presto aprirsi con l’m-commerce che già oggi sta acquisendo una nicchia dell’e-commerce è necessario che le imprese prendano coscienza delle opportunità e dei rischi per chi non riuscirà ad organizzarsi per tempo e della necessità di sviluppare strategie specifiche per questo canale di vendita che, pur essendo per molti aspetti simile all’e-commerce, tuttavia richiede adeguamenti tecnologici e di processo per andare incontro alle specifiche esigenze di chi acquista con un dispositivo mobile.