In questa fase si fanno molte analisi e valutazioni sugli effetti del coronavirus sull’economia italiana e mondiale, Dal nostro piccolo osservatorio facciamo alcune considerazioni sull’ecommerce ai tempi del Coronavirus.

Partiamo dai dati delle ultime settimane sull’ecommerce diffusi da Nielsen nel suo periodico report sul retail in Italia.

L’ecommerce ai tempi del Coronavirus. I Dati

Il trend di vendite ecommerce di prodotti di largo consumo online da lunedì 17 a domenica 23 febbraio è stato del +56,8%, in accelerazione di circa 20 punti rispetto alle settimane precedenti (fonte: Nielsen eCommerce tracking, vendite online Week 8 2020 vs. Week 8 2019).

Se guadiamo in profondità le aree più colpite dal coronavirus le tendenze sono evidenti. L’ecommerce in Provincia di Lecco è cresciuto del +109,3%, a Bergamo del +106,2%, a Monza Brianza del +97,1% e a Milano del +93,3%. La variazione in Veneto è del +41,6%, con un picco in Provincia di Verona (+66,5%).

Non solo crescita per l’ecommerce. Il calo del turismo avrà impatti sulle vendite online

Nel breve questi numeri fanno intravedere un vantaggio per alcuni settori di largo consumo. Alimentazione, Farmacie online, probabilmente anche elettronica di consumo ed abbigliamento registreranno una crescita legata al servizio di ricevere a casa. Anche i grandi marketplace come Amazon ed Ebay hanno ed avranno nelle prossime settimane tassi di crescita sopra la media.

Se allarghiamo, però, l’analisi ad un tempo più lungo e su un numero di settori più ampio ci attendiamo che le cose vadano diversamente.

La crisi del Turismo che inevitabilmente si svilupperà nei prossimi mesi a livello italiano e mondiale avrà ripercussioni importanti sull’ecommerce, visto che la quota del mercato online in Italia è di oltre il 25% su un valore totale di 58,3 miliardi di euro (fonte Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano). Considerando l’impatto del turismo su tutto il mercato ecommerce italiano (parliamo di 14,2 miliardi di euro su un totale di 27,4), potete immaginare che gli effetti non saranno certo positivi su l’intero settore ecommerce.

L’effetto reputazionale sul “Made in Italy”

C’è poi l’effetto “Online reputation” sul marchio ITALIA. (vedi articolo sulla Reputazione online presente sul blog E-dvelopment).  Tutte quelle imprese italiane che hanno creato un mercato internazionale attraverso l’ecommerce riteniamo possano avere dei contraccolpi negativi dalla diffusione in Italia del coronavirus e dalla “reputazione negativa” che questa inevitabilmente avrà a livello globale.

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