Oggi si parla tanto del web 2.0. Definire questo nuovo modello di rete non è cosa semplice. L’introduzione del 2.0 si è resa necessaria per differenziarlo dal cosiddetto web 1.0, ovvero il web tradizionale di cui il web 2.0 sarebbe un’evoluzione e un’esplosione di potenzialità legata all’introduzione di nuove tecnologie e linguaggi.

A caratterizzare il Web 2.0, infatti è proprio la sostituzione o l’evoluzione degli strumenti di comunicazione del web 1.0, come i siti web personali diventati oggi luoghi dinamici in cui è semplice e rapido inserire pensieri, immagini, suoni e video o le e-mail sostituite da instant messanger.

Prima che questo cambiamento avvenisse, chi voleva costruire un sito web doveva possedere competenze tecniche o, in alternativa, rivolgersi a società e consulenti specializzati in information technology e linguaggi di programmazione sul web. Oggi, invece, la costruzione di uno spazio personale come il blog avviene molto più facilmente che in passato. E questo ha portato all’affermazione di un nuovo modello di World Wide Web decisamente più dinamico e interattivo.

Non è ancora chiaro se il Web 2.0 sia una moda o piuttosto un nuovo modo di interpretare e vivere la rete. Certo è che il web 2.0 o come si voglia chiamare Internet ai nostri giorni sta subendo radicali cambiamenti la cui portata è difficile valutare pienamente. Senza dubbio l’affermazione del web 2.0 è la conseguenza del processo di massiccia penetrazione del web nella vita di ognuno di noi. E sarebbe opportuno parlare di Internet 2.0 piuttosto che di Web 2.0, dal momento che ormai il computer non rappresenta più l’unico strumento per connettersi alla rete globale. Vi sono anche altre periferiche come il cellulare, la televisione, la radio, che possono interagire tra loro utilizzando le nuove tecnologie di condivisione del dato digitale.

Proviamo ora ad individuare e definire le principali novità del cosiddetto Web 2.0.