L’Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE) sviluppa, agevola e promuove i rapporti economici e commerciali con l’estero delle aziende italiane, con particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese. Abbiamo intervistato il Dott. Ferrelli, Direttore Area Formazione Manageriale ICE.

1. Dott. Ferrelli qual è l'impegno dell'ICE (le attività) a supporto della realizzazione di questo obiettivo?
Lo scenario dei rapporti economici con l’estero è in costante evoluzione soprattutto dal punto di vista della sempre maggiore articolazione delle forme di internazionalizzazione e dei continui mutamenti che richiedono alle imprese di prendere decisioni sempre più complesse. L’impegno dell’ICE è quello di rispondere in tempo reale alle sfide dei mercati internazionali, di operare un costante monitoraggio domanda/offerta e di far conoscere alle piccole e medie imprese italiane le migliori opportunità di radicamento nei mercati mondiali.

2. La Formazione rappresenta da sempre una delle funzioni fondamentali assolte dall'Istituto a sostegno dell'internazionalizzazione del Sistema Italia. Quali sono gli obiettivi della vostra attività?
L’obiettivo di tutte le attività di formazione realizzate dall’ICE è quello di arricchire e migliorare le competenze a disposizione delle imprese che intendono proporsi sui mercati internazionali.

3. Per incentivare il sistema di formazione, quali sono i Vostri servizi erogati rivolti sia al singolo individuo, che alle imprese?
Il nostro impegno è da sempre concentrato nella realizzazione di iniziative rivolte sia a giovani neolaureati che intendono intraprendere una carriera all’interno di aziende operanti in ambito internazionale, sia ad affiancare i manager delle stesse aziende nello studio di strategie efficaci adatte ad affrontare i mercati internazionali. Un sistema articolato di alleanze con le università, le business schools e Centri di alta formazione ha contribuito a rafforzare la qualità dei nostri servizi consentendo all’Istituto di restare in contatto con le linee di innovazione che riguardano la formazione a livello non solo nazionale e di ampliare e migliorare la faculty con docenti e professionisti altamente qualificati, con provata esperienza in ambito internazionale in grado di interpretare le necessità specifiche sia delle aziende, sia dei giovani neolaureati che dovranno confrontarsi col mercato del lavoro. Le numerose attività svolte nel biennio 2006-2007 hanno visto, tra le altre, collaborazioni con l’Università di Bologna, con l’Università Ca’ Foscari, con SDA Bocconi, MIP Politecnico di Milano, Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze nonché alleanze sul territorio in primo luogo con le Regioni. Da alcuni anni a questa parte, l’impegno dell’Istituto è cresciuto notevolmente anche sul versante della formazione rivolta alle imprese. Viene realizzato infatti, un efficace mix di aula, consulenza in azienda finalizzata alla messa a punto di un business plan per l’internazionalizzazione e soggiorno operativo all’estero supportato dalla rete dei nostri uffici. Tengo a precisare che la maggior parte dei corsi organizzati dal nostro Istituto è completamente gratuita ed erogata a soggetti o ad aziende giudicati meritevoli attraverso attente procedure di selezione. Tali progetti hanno riscosso un significativo successo anche perché travalicano la formazione in senso stretto per configurarsi, appunto, come progetti di vero e proprio accompagnamento sui mercati internazionali delle aziende piccole e medie.

4. La formazione manageriale come strumento di sviluppo per l’impresa. Quanto è condiviso, secondo Lei, questa convinzione nella realtà imprenditoriale italiana?
La struttura imprenditoriale in Italia è caratterizzata per la maggior parte da PMI che devono confrontarsi costantemente con nuove conoscenze e nuove tecnologie per poter operare sui mercati. Proprio per tale ragione anche presso le imprese più piccole è crescente la consapevolezza della importanza strategica della formazione come fattore di competitività.

5. Oltre alla formazione tradizionale, dal 1970 l’ICE ha creato e sviluppato interventi per operatori stranieri. Si tratta di formazione di manager, funzionari ed imprenditori dei Paesi in via di sviluppo e dei Paesi in transizione. Perché, con quali obiettivi questa importante missione?
Al fine di sviluppare la cooperazione economica e commerciale con l’estero, attraverso lo sviluppo di conoscenze nel management e nel commercio internazionale, l’Istituto elabora paesi beneficiari sono scelti in base alle priorità economiche e commerciali definite annualmente dal Ministero del Commercio Internazionale. Grazie alla collaborazione con partner italiani e stranieri, progettiamo e realizziamo azioni di formazione tenendo conto delle caratteristiche socio-economiche del paese beneficiario e dei fabbisogni formativi dei partecipanti.

6. Quali sono le vostre future iniziative?
Anche se già molto articolata, l’offerta formativa dell’Istituto è in continuo ampliamento. Proprio nel mese di settembre 2007, si svolgeranno le selezioni della 41° edizione del più importante dei nostri Master, il “Cor.C.E. Fausto De Franceschi”, che ha l’obiettivo di formare giovani neolaureati che intendono intraprendere la carriera di manager esperti nei processi di internazionalizzazione delle aziende. Sempre nello stesso mese si concluderanno le iscrizioni per la partecipazione al Master in Economia, Istituzioni e Business Internazionale nell’era della globalizzazione in collaborazione con la SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale) rivolto a giovani laureati che intendano operare per la promozione del Made in Italy nei mercati internazionali ed in particolare nei mercati emergenti. Un progetto che ha dato risultati eccellenti in termini di placement nelle sue prime tre edizioni e che questo autunno sarà riproposto, è il Corso post-laurea: “Esperto d’internazionalizzazione d’impresa con conoscenza di lingue Orientali”. Il Corso, ha lo scopo di formare quadri specializzati destinati ad essere impiegati presso PMI, consorzi ed associazioni, in attività volte allo sviluppo degli scambi e dei processi di internazionalizzazione, soprattutto verso i mercati dell'Asia, dei Balcani e dell'Europa Orientale. Stiamo lavorando inoltre a progetti rivolti direttamente alle aziende in Abruzzo, Toscana, Puglia e prossimamente anche nelle Marche ed in Emilia Romagna.