Nel 2010 il caffé Kimbo cambia stile e strategia di comunicazione. Lo storico brand italiano, da anni inserzionista di rilievo del panorama nazionale, per la prima volta sceglie il volto di un attore emergente.

Sarà Fabio Troiano a prestare il suo volto agli spot Kimbo che saranno online fino al prossimo Natale.

I nuovi spot Kimbo segnano una svolta nella strategia di comunicazione adottata dal brand. L’azienda, infatti, vanta una lunga tradizione pubblicitaria ed investimenti di tutto rispetto: dopo Pippo Baudo e Gigi Proietti, due testimonial molto noti ed amati dal grande pubblico, è ora la volta di un testimonial giovane ed emergente che si è fatto conoscere dai più nella celebre serie di canale 5 “Ris” e di recente promosso a protagonista della serie Taodue "Ris Roma".

Con Troiano la Kimbo proverà a dar vita ad una comunicazione rivolta ad un target più giovane rispetto al passato. Ed a riportare al centro della comunicazione il brand che, in passato, ha rischiato di essere offuscato dalla presenza abbastanza ingombrante di testimonial assai noti e di creare un effetto "vampirizzazione", fenomeno per cui lo spettatore tende a ricordare il protagonista e non il brand che pubblicizza.

La nuova campagna Kimbo è partita l’11 aprile e proseguirà sulle reti nazionali Rai, Mediaset e La 7, TV digitali e satellitari fino al prossimo Natale. E’ prevista anche un’estensione della campagna tv sul web per allargare la copertura su fasce di target più giovani e, insieme alla pianificazione televisiva la campagna prevede anche investimenti su testate trade, quotidiani e maxiaffissioni.

Troiano apparirà in questi mesi e in 5 "slice of life", racconti a episodi, nelle vesti di un giovane professionista circondato dai suoi amici in carriera. Gli episodi propongono un nuovo modo di consumare il caffè, il “Coffee Hour”, momento rituale della giornata che ricorda il più celebre Happy Hour.

La campagna ha un passo più narrativo, meno legato alla battuta immediata (come accadeva con Proietti) e cerca di costruire un mondo che lo spettatore ed il consumatore sentono più vicino a sé.