I dati raccolti dall’Istat circa il raporto tra It e imprese, relativi al commercio elettronico e ai servizi offerti on line dalla Pubblica Amministrazione, rivelano che la diffusione degli strumenti informatici è ormai ampiamente consolidata nel mondo imprenditoriale.

I Dati nel Rapporto tra It ed imprese

Il 95,1% delle imprese italiane, dichiara di fare uso di computer per svolgere la propria attività e il 93,7% di disporre di una connessione Internet.

L’informatizzazione, almeno quella di base, sembra essere, quindi, un risultato raggiunto, la presenza di reti Intranet ed Extranet (attive nel 24,4% e nel 17,3% dei casi rispettivamente).

  • L’83,1% delle aziende accede alla rete tramite servizi a banda larga su rete fissa e l’84% utilizza, al contrario, connessioni veloci fisse o mobili, con queste ultime utilizzate da una percentuale più esigua (il 18,6% delle imprese).
  • il ricorso a sistemi operativi open source da parte del 15,9% delle imprese. 
  • l’utilizzo della firma digitale, che interessa il 23,6% del campione. 
  • per la prima volta compare nella rilevazione periodica dell’istat anche la voce delle politiche di sicurezza Ict. E’ utile per valutare come e quanto le aziende operino in termini di protezione dei dati. Il dato che emerge è che c’è grande sensibilità verso la materia, ma che pochi investono concretamente in questo.  In dettaglio meno di tre imprese su dieci investono in sicurezza e si attivano per organizzare e far funzionare procedure di protezione adeguate.
  • sfruttamento dei servizi offerti sul Web dalla Pa. L’Istat ha rilevato come questa sia una prassi che interessa otto aziende su dieci mentre solo poco più di una su tre effettua acquisti on line e una quota marginale (il 5%) è impegnato sul fronte dell’e-commerce lato vendor.

Tutti i numeri relativi all’indagine evidenziano l’importanza delle tecnologie. Sono, ormai,  un asset nella gestione e strategico delle attività aziendali per crescere e innovare.

L’USO DELLA TECNOLOGIA PER DIMENSIONE AZIENDALE

Esiste un divario digitale ancora piuttosto evidente tra le piccole (con meno di 50 addetti) e le grandi (con oltre 250 addetti) imprese. Il gap cresce all’aumentare della complessità della tecnologia: le reti Intranet, infatti, sono appannaggio solo del 21% delle realtà più piccole, mentre il 74,4% delle grandi imprese ne ha una all’interno. L’utilizzo di sistemi operativi open source (spesso sinonimo di maggiore flessibilità e minori costi di gestione) è una prerogativa del 50% circa delle grandi organizzazioni, contro il 13,9% delle piccole.

Altri servizi avanzati sembrano appannaggio delle grandi realtà produttive, pur non richiedendo questi, particolari competenze: la firma digitale è una risorsa sfruttata dal 50% delle grandi imprese e solo dal 21,7% di quelle piccole. Inoltre, in media solo il 42,6% degli addetti usa un personal computer per svolgere la propria mansione, percentuale che, nel settore tecnologico, sale al 90% per scendere in settori quali le costruzioni o i servizi alle imprese (noleggio, ricerca di personale, vigilanza e altre attività) rispettivamente al 26,2 e al 20,2%.

AZIENDE E WEB

Le imprese manifestano una conoscenza ancora minima delle potenzialità del mezzo. L’86,6% delle imprese usufruisce della rete telematica per accedere a servizi bancari o finanziari ed il 65,5% acquisisce informazioni sui mercati. Ma solo il 22,6% usa la Rete per proporre progetti di formazione e istruzione on line del personale.

L’intensità di utilizzo del Web è anch’esso correlato alla dimensione aziendale. Sei imprese su 10 dichiaravano di avere un proprio sito web di cui il 90% delle aziende con almeno 250 addetti. In questo panorama qualche eccesione in positivo c’è. Il comparto Ict ichiara una presenza di siti pari all’80,7%, i servizi di alloggio del 96,8% e le agenzie di viaggio del 92,4%.

Nel 37,6% dei casi è possibile accedere a cataloghi e prezzi in home page, mentre i servizi più complessi (es. personalizzazione dei contenuti del sito o possibilità di acquisti e prenotazioni) è inferiore al 10%.