In un anno complessivamente negativo, la Honda, un po’ a sorpresa, è riuscita a chiudere l’anno con quasi lo stesso numero di moto vendute nel 2008.

La tenuta delle vendite è stata resa possibile dalla crescita delle vendite nei mercati asiatici oggi ancora in espansione, che hanno bilanciato le performances negative registrate in tutti i mercati più avanzati. In Europa, infatti, le vendite sono complessivamente calate, passando dalle 354 mila del 2009 alle 261 mila; diversa la performance del mercato Asia/Oceania dove si le vendite sono aumentate addirittura del +6%.

Su scala mondiale si è registrato uno spostamento dalle moto di “lusso” preferite nei mercati avanzati, a quelli di fascia media, preferiti nei mercati asiatici.

Ecco uno spaccato sulle strategie dei principali brand:

Hupper: Entrata nel 2008 sul mercato italiano come prima Low cost tutta italiana ha vissuto un 2009 di lancio sul mercato con 2 interessanti novità che di fatto l’hanno subito posta all’attenzione dei clienti:
1. Vendita attraverso la GDO con accordi quadro con le principali insegne della grande distribuzione (Auchan, Carrefour, Bennet, ecc.).
2. Pricing aggressivo con un primo prezzo sotto i 1.000 euro (prezzo al pubblico) Per il 2010 i piani sono particolarmente ambiziosi con una crescita superiore al 50% rispetto al 2009, conservando la leadership nella GDO accompagnata dallo sviluppo di una rete dedicata al lacio sul mercato dei marchi HP POWER e MAICO.

Piaggio: la quota di mercato del gruppo nel mercato italiano nel 2009 è salito dell’1,7% rispetto al 2008, arrivando ad occupare una fetta sostanziale dell’intero mercato italiano (il 30,2%). Molto positivo è stato soprattutto il segmento degli scooter over 50 cc (Scarabeo, Liberty e Beverly), dove il gruppo ha registrato una crescita del 2,1% rispetto al 2008 e delle moto di alta cilindrata (over 700 cc.) cresciute dell’1,3%. Buone le performances di vendita della Vespa che, dal 2004 al 2009, è salita dalle 50 mila alle quasi 100 mila unità vendute. Altro cavallo di battaglia dell’azienda è stato certamente l’MP3, un veicolo rivoluzionario che si è imposto nelle principali città europee.
La crescita ha riguardato, anche se in misura di gran lunga inferiore, anche le moto: le vendite di modelli Aprilia e Moto Guzzi sono salite dello 0,2%.
L’azienda si è concentrata sulla rete vendita, puntando ad una distribuzione capillare (oltre 3 mila punti vendita primari e circa 8 mila secondari in tutta Europa) e sempre più professionale, oltre che sul lancio di nuovi prodotti su tutti i marchi e le gamme.

Peugeot: nel 2009 la casa produttrice ha registrato un +0,3%. La crescita, seppur modesta, risulta comunque molto soddisfacente visto il contestuale calo registrato dal comparto delle due ruote nello stesso arco temporale. Le vendite sono state sostenute dagli incentivi statali che hanno spinto molti acquirenti ad anticipare i loro acquisti nell’ultimo bimestre del 2009. Il segmento degli scooter è cresciuto addirittura del 50,1%, bilanciando le pesanti perdite del segmento moto (-36,4%). La performance aziendale è stata favorita dalla strategia orientata alla commercializzazione di mezzi versatili a costi ragionevoli in termini di acquisto e mantenimento del mezzo.

Ducati: nel corso del 2009, nonostante la forte contrazione registrata nel segmento in cui tradizionalmente è inserita questa casa produttrice, l’azienda è riuscita ad aumentare le proprie quote. Questo risultato è stato raggiunto grazie ad una strategia che ha puntato su tre pilastri: il prodotto che è stato sottoposto ad un continuo rinnovamento, l’ampliamento della rete distributiva che oggi copre ben 80 paesi e che ha visto recenti aperture di store in località strategiche come Shangai, Città del Messico, Mumbai e Vietnam ed il rafforzamento del brand quale ambasciatore del made in italy.

Sym: l’azienda è tra le poche del comparto due ruote che ha vissuto un anno molto positivo, grazie all’effetto traino degli eco-incentivi e ad un’offerta che ha puntato al raggiungimento del miglior rapporto qualità-prezzo. Importante è stato l’impegno dell’azienda nel potenziare l’offerta con una gamma più ampia e completa di prodotti posizionati nelle giuste fasce di prezzo, nel rafforzare la rete vendita, con l’acquisizione di concessionarie dall’alto potenziale di vendita e nella decisione di non caricare eccessivamente gli stock in rete, consentendo corretti flussi di cassa per i concessionari.

Triumph: nell’anno di grande difficoltà, l’azienda è riuscita a contenere le perdite e a rafforzare la propria quota di mercato (+1%). Nel 2010 l’azienda prevede il lancio di nuovi prodotti e di ampliare la propria gamma di prodotti a 26 nel giro di 5 anni. Interessante l’impegno in favore di internet (apertura dei canali di social network e restyling del sito web), di un’offerta evoluta, della fidelizzazione della clientela (es. con il programma dei test gratuiti presso le concessionarie ufficiali) e di un’offerta che comprende anche abbigliamento ed accessori che aiutino a mantenere viva la relazione anche nel post vendita.