L’Italia è in ritardo in materia di investimenti IT. Tale ritardo è ancor più evidente in ambito PMI, dove il rallentamento può imputarsi alla crisi economica che stiamo vivendo, alla riduzione dei consumi e alla spietata concorrenza asiatica che spingono a “pesare bene” ogni investimento.
Ma come valutare l’opportunità di un investimento? Il consiglio è di non valutare unicamente i costi, ma di analizzare anche elementi qualitativi che, seppure difficili da monetizzare, rappresentano di fatto il vero valore aggiunto di una soluzione informatica.
Una PMI, per come la vediamo noi, probabilmente “deformati” dalla nostra professione, è un anello specializzato che opera all’interno di una struttura più complessa con la quale scambia continuamente materiali, servizi, informazioni e, naturalmente, denaro. A penalizzarla, dunque, non è la sua dimensione, bensì l’efficienza, l’economia dei processi interni e la capacità di interagire rapidamente e efficacemente con l’esterno.
Strategica, per raggiungere questi obiettivi, è l’innovazione di processo di cui l’Information Technology è il vero volano. Un sistema informativo integrato che copra tutti i processi di business aziendali e permetta un’efficiente scambio di informazioni con l’esterno (es. attraverso il web o sistemi “mobile”) è, di fatto, il primo pilastro di una moderna organizzazione efficiente.
Quanta importanza ha per voi investire? Provate a misurarlo con un semplice raffronto tra la vostra impresa e i due modelli descritti in tabella e a trarne le adeguate conseguenze.