E’ da diversi anni che la grande distribuzione ha puntato molto sulle aperture domenicali, seminando malcontento tra i piccoli commercianti. Volendo tracciare un primo bilancio di questa scelta strategica, potremmo dire che è fortemente positivo. Le aperture di domenica vengono percepire dai consumatori come un servizio aggiuntivo e sono, al contempo, un importante volano per la crescita del fatturato per la GDO e dei consumi in generale.

Sono, queste, alcune delle considerazioni contenute nella ricerca Cermes-Bocconi “Le aperture domenicali e festive della distribuzione moderna: quali benefici per i consumatori e per il sistema economico”.

La ricerca è stata commissionata da Federdistribuzione a fine ottobre e condotta in tutti i capoluoghi di provincia su un campione di individui tra i 15 e i 70 anni di età (escludendo le categorie professionali dei commercianti e dei lavoratori del commercio e della distribuzione). Il 60,7% del campione sostiene che gli acquisti domenicali avvengono con più tranquillità, valutando tra più alternative e quindi spendendo meglio. Circa il 40% sarebbe ben felice se i negozi fossero aperti 25-26 domeniche all'anno, mentre il 25,3% si accontenterebbe di una domenica al mese.

Agli italiani, dunque, piace lo shopping domenicale. Nell’ultimo anno, il 64,5% degli italiani ha fatto acquisti di domenica nei supermercati, il 56,8% nei centri commerciali, il 54,7% nel centro città, il 39,8% nei mercati ambulanti e il 37,8% nei negozi sottocasa. Si acquistano nell’ordine prodotti di abbigliamento e calzature (69,1%), alimentari (63,5%), elettronici ed elettrodomestici (30,3%) e articoli per la casa (24,1%). Si stima che i consumi potrebbero crescere ancora se la comunicazione ai consumatori migliorasse: se le aperture domenicali fossero meglio programmate e comunicate. Circa il 19% degli italiani sposterebbe il proprio giorno abituale per la spesa alimentare alla domenica. Una percentuale che sale al 25,9% per gli acquisti di beni non alimentari.

“I dati di questa ricerca – spiega Paolo Barberini, Presidente di Federdistribuzione – evidenziano come il tema delle aperture domenicali rappresenti una grande opportunità per i cittadini, le imprese e il sistema economico nazionale e locale”. E mettono in evidenza l’importanza del fattore tempo: “nella società moderna il fattore tempo è un elemento che condiziona moltissimo i comportamenti degli individui e le dinamiche di mercato, sia dal lato dei consumi che dal lato degli acquisti. Liberare tempo e facilitare gli spostamenti rappresentano due interventi-chiave per semplificare la vita quotidiana dei cittadini e sostenere i consumi di chi, con il tempo liberato, vorrà dedicarsi con maggior intensità allo shopping” ha dichiarato Roberto Ravazzoni, economista d’impresa e coordinatore della ricerca eseguita da Cermes-bocconi.