Nel turismo internazionale ed italiano si fanno strada due tendenze:
1. Aumenta il numero di navigatori dei siti di viaggi e turismo (da 4,5 a 6,8 milioni). L’incremento è stato addirittura superiore al 50% rispetto alla media europea (37%). In Europa la leadership è saldamente tenuta dalla Germania, dove il numero di web turisti si aggira intorno ai 13 milioni. Seguono la Gran Bretagna (11,9 milioni), e la Francia (10,5 milioni). In termini percentuali, la Francia (55%) seguita da Gran Bretagna (47%) e Germania (40%) registrano il più alto valore di turisti rispetto al totale dei navigatori internet. Segue l’Italia con il 35%.
2. Cambiano le modalità e, soprattutto, le finalità delle ricerche on line. La navigazione nei siti web dedicati al turismo non è più solamente finalizzata ad una prima raccolta di informazioni ma anche all’acquisto di pacchetti, voli, alberghi ed hotel.
Le grandi compagnie aeree si stanno attrezzando, orientandosi sempre più verso la vendita via web dei biglietti dei voli, mentre i pacchetti last minute, sempre più richiesti via internet, si stanno evolvendo verso forme di servizio più ricche e complete (possibilità di prenotazioni alberghiere, autonoleggio, ecc.) Fonti ufficiali, quali ad esempio Astoi, rivelano che la vendita dei pacchetti in Italia corrisponde al 2% delle vendite complessive.
Per i soli pacchetti vacanza, invece, le stime per l’anno in corso sono di circa 200 milioni (123 nel 2004). Le prospettive sono ottime: i viaggi via web, compresi i low cost, dovrebbero salire negli anni a venire, passando dai 683 del 2004 agli 863 del 2005 a 1003 miliardi nel 2006. Gli stessi tour operator registrano una vendita di pacchetti per il 10%-20% on line e devono rispondere prontamente a questi cambiamenti nei comportamenti d’acquisto dei propri clienti potenziando tutte le attività sul web, ancora oggi troppo limitate (solo il 5% degli hotel in Italia è in rete in maniera operativa in connessione con i grandi sistemi di prenotazione Gds).