Capacità di innovazione e qualità dei percorsi organizzativi. Questi i due punti cruciali secondo il “Rapporto Eccellenza” presentato dall’Eurispes, lo scorso 8 e 9 giugno a Roma. Secondo l’Eurispes, l’Italia è in una fase di stallo che riuscirà a superare solo se saprà valorizzare quelle aree di eccellenza produttiva e istituzionale esistenti, quelle realtà spesso trascurate e poco note del nostro Paese, in cui crescono modelli organizzativi all’avanguardia. È importante che si intervenga tempestivamente là dove la ricerca e lo sviluppo rappresentano una missione strategica da assolvere quotidianamente.

Secondo la ricerca condotta dall’Eurispes, oggi esiste un’Italia imprenditoriale che funziona, un’Italia che ha saputo con caparbietà e sapienza organizzativa, individuare rilevanti traiettorie di mercato in Italia e all’estero.

Ed esistono, allo stesso modo, anche enti ed istituzioni pubbliche, che hanno impostato la propria mission su qualità dei processi organizzativi interni ed efficacia del servizio fornito. Realtà di eccellenza che non conoscono confini territoriali.

Presenti nelle regioni settentrionali come in quelle meridionali, nei comparti tradizionali come in quelli più innovativi e tecnologicamente avanzati dell’industria italiana. Realtà che nascono dalla forza di “vecchi capitani d’industria”, imprenditori anziani e navigati, ma anche dal coraggio di osare delle giovani leve della nostra imprenditoria, nuovi ed entusiasti timonieri d’impresa.

Senza dimenticare la lungimiranza organizzativa di manager pubblici e dirigenti privati, che rappresentano ormai una tradizione consolidata, soprattutto in determinate aree del nostro Paese.

100 sono i casi eccellenti censiti dall’Eurispes, tra cui anche sei pugliesi (Banca Popolare di Bari per il settore finanziario, Camera di commercio di Taranto per gli enti pubblici, Divella per l’alimentare, Guastamacchia per il tecnologico, Svimservice per l’ICT e Telenorba per i media).

Imprese di successo che, come si legge nel Rapporto, “per storia, mission di impresa, capacità di innovazione di processo e di prodotto, qualità dei processi organizzativi, hanno particolarmente caratterizzato la più recente storia economica italiana”.

Storie aziendali “metafora di un paese che funziona – ha detto Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes – nonostante le difficoltà del ciclo economico, i ritardi organizzativi e culturali, le pastoie di una burocrazia che disperde spesso energie vitali e fiacca la spinta al cambiamento, comprimendo le occasioni di sviluppo".