E’ una tecnica di marketing che prevede la diffusione rapida di un messaggio pubblicitario attraverso i destinatari della comunicazione. La definizione “viral” fu coniata da S. Jurvetson e T. Draper per descrivere l’incredibile successo di Hotmail, fornitore di free mail, che in 18 mesi riuscì ad assicurarsi 12 milioni di abbonati, spendendo “solo” 0,5 milioni di dollari in advertising, marketing e promotion. Il termine viene oggi ampiamente utilizzato e associato ad una tecnica di marketing capace di stimolare chi riceve un messaggio a diffonderlo a sua volta.

Il marketing virale ha tantissimi pregi, tra cui la rapidità e la relativa economicità.

IL VIRALE SUL WEB – non è un caso che il marketing virale si sia sviluppato sul web. Internet consente infatti ad un messaggio di essere:
1. trasmesso in maniera semplice: con un solo click è possibile inviare un servizio, un’immagine, un’offerta commerciale. Chi lo riceve, a sua volta, con un solo click può trasmetterlo, raggiungendo nuovi utenti
2. veloce: scrivendo un’e-mail o un post in pochi minuti è possibile far conoscere un sito a moltissimi utenti
3. rivolto ad un target attivo e protagonista: l’utente sul web non fruisce la comunicazione delle aziende in maniera passiva ma interagisce in maniera estremamente proattiva.

Con la stessa rapidità con cui un’epidemia scoppia e si diffonde, così è possibile diffondere un messaggio con il viral marketing a costi relativamente contenuti. Nel dettaglio questa strategia si basa sulla capacità di coinvolgere e suscitare l’interesse degli utenti. Maggiore sarà l’appeal di questo messaggio, più cresceranno le possibilità che un utente lo dirami anche ad altri suoi contatti. Chi riceve un messaggio nel viral marketing da potenziale destinatario diventa un nuovo emittente, diventa parte del flusso di comunicazione che è nato e prosegue grazie anche a lui ed alla sua decisione di trasmetterlo ai suoi contatti e di dare nuovo potere comunicativo al messaggio. E il target che si può raggiungere con una campagna di viral marketing cresce in maniera esponenziale nel tempo fino ad essere difficile da quantificare e stimare.

I PRINCIPALI STRUMENTI DEL VIRAL MARKETING
1. Servizi gratuiti di email: un classico esempio di cosa può accadere attivando una campagna di viral marketing è offerto dalle caselle mail gratuite. Consiste nell’aggiunta, nel testo della mail di un messaggio pubblicitario, redatto dal provider del servizio (es. ottieni la tua mail gratuita su… ecc ecc). In tal modo il messaggio si diffonde all'interno della rete degli amici o clienti di chi ha usufruito del servizio
2. Giochi gratuiti online: rappresenta un’evoluzione del viral marketing. Meglio noto come Games Advertising, il fenomeno di basa sulla distribuzione di giochi on line in maniera gratuita. Gli utenti giocano online e/o scaricano una versione desktop. Possono distribuirla ai loro amici. La funzione principale del Games Adv è quella di mettere in circolo giochi per computer per promuovere un prodotto o una marca. Le imprese possono in questo modo far conoscere il proprio brand e la propria azienda, possono lanciare un nuovo prodotto o innescare una nuova tendenza colpendo il giusto target in un arco di tempo che, rispetto ai media tradizionali, è decisamente più limitato.
3. Ebooks: il messaggio è diffuso condividendo un ebook con altri webmaster. E’ possibile concedere la copia dell'ebook con l'unica clausola che questa avvenga integralmente anche con l'"ad copy". I webmaster, a loro volta, fanno la stessa cosa con i visitatori dei loro siti e, in breve tempo, un messaggio raggiunge moltissime persone.
4. Articoli: consiste nella redazione di articoli ad esempio sulla propria azienda, inserendo in calce la firma e un riferimento. Altri utenti possono pubblicare a loro volta l'articolo e i dati dell'autore. Anche questa è una forma di marketing virale.
5. Templates: la progettazione di template che contiene le informazioni e riferimenti degli autori può aiutare a mettere in circolo un brand, un prodotto e dare risonanza ad un’attività imprenditoriale.
Rientrano tra gli strumenti di viral marketing anche gli scambi link-banner-inserimento nei motori di ricerca, la segnalazione di un sito nei forum-newsgroup e i pulsanti Invia/segnala ad un amico.

ALCUNE CASE HISTORY DIVENUTE CELEBRI:
Hotmail:
il Signor Tim Draper (il fondatore di hotmail) ebbe la magnifica idea di allegare ad ogni e-mail inviata tramite Hotmail il messaggio:"PS: Get your free e-mail account at "www.hotmail.com". Ogni mittente consigliava involontariamente (non era lui a scrivere il messaggio allegato) al destinatario di ottenere un servizio gratis di email presso Hotmail. Questa idea permise al signor Draper di avere oltre 12 milioni di abbonati. Alex Tew: nel 2005 vendette ogni pixel del suo sito come spazio pubblicitario ad un dollaro per pagarsi gli studi universitari. Fu un’intuizione geniale che può rientrare a pieno titolo in questa tipologia di marketing.
Kellog’s us (1997) e Moorhuhn (1999) hanno messo in circolazione un piccolo videogioco da allegare alle e-mail. Gli utenti divertiti da questo gioco intrigante quando scrivevano e-mail aggiungevano in allegato questo game invogliando l’amico con un testo che ha permesso di creare una lunga catena.