Responsabilità sociale d'impresa e sviluppo sostenibile sono state oggetto di due recenti indagini che hanno analizzato il comportamento d’acquisto dei clienti. In particolare la prima indagine “La Marca alla sfida dello sviluppo responsabile: tra obiettivi di crescita e istanze sociali", presentata da Centromarca nel corso dell'Assemblea annuale ha messo in luce la rilevanza delle strategie orientate alla social responsabilità: "l'impegno delle grandi marche nel sociale è diventato un fondamentale criterio di selezione per i consumatori italiani, che al momento dell'acquisto, a parità di prezzo e qualità, nella quasi totalità dei casi scelgono prodotti di aziende socialmente impegnate (10% in più della media Ue). Inoltre, la buona reputazione di un marchio condiziona più del 60% delle scelte d'acquisto e l'impegno nelle buone cause è diventato ormai un fondamentale valore aggiunto per i consumatori, al punto che la responsabilità sociale è a tutti gli effetti parte integrante delle strategie di business di numerosi marchi".

Nonostante la crisi economica in atto e la contrazione dei consumi in atto, i clienti chiedono alle aziende, ai marchi e a se stessi un deciso impegno nel sociale. Del campione intervistato, 6mila persone in 10 Paesi, il 63% degli italiani, più che nel resto d’Europa, a parità di prezzo e qualità, sceglie marche che sono socialmente impegnate. Inoltre la buona reputazione di un marchio conta "sempre" e "quasi sempre" in oltre il 60% delle scelte d'acquisto.

Tra i temi di carattere sociale che coinvolgono personalmente gli italiani
– al primo posto si colloca la "protezione dell'ambiente" (84%)
– al secondo posto la "comprensione e rispetto delle altre culture" (76%)
– in coda alla classifica compaiono la “lotta contro la povertà” e quella contro "pandemie e malattie".

Luigi Bordoni, presidente di Centromarca, sottolinea che "le marche continueranno a trarre vantaggio dall'impegno concreto nel campo sociale, non solo perché questo rende i clienti più fedeli e motivati, ma soprattutto perché, come dimostra la ricerca, la grande maggioranza degli intervistati consiglierebbe ad altri una marca impegnata in una buona causa."

Altra interessante indagine sull’argomento, intitolata "Le prospettive della Responsabilità Sociale in Italia", è stata di recente promossa dalla Fondazione Sodalitas durante il convegno "L'impegno delle imprese per un futuro sostenibile" organizzato in occasione dei suoi primi 15 anni di attività.

La ricerca è stata realizzata da GFK Eurisko su un campione di 46 tra presidenti e amministratori delegati di imprese. Tra le principali tendenze di breve periodo indicate dalla ricerca rivela che la sostenibilità:
– sarà sempre più una scelta obbligata per restare competitivi ed un "nuovo paradigma" per fare impresa e contribuirà a sostenere le imprese a costruire su basi nuove il proprio modello competitivo
– produrrà valore economico, nel medio-lungo periodo, ma anche nel breve periodo. Per tutte le imprese è una priorità etica prima ancora che una necessità economica.
– riguarderà principalmente 2 temi: ambiente (risparmio energetico, fonti rinnovabili, riduzione degli sprechi, ricerca di prodotti a basso impatto ambientale, confezioni ridotte ed ecologiche) e lavoro (garanzia di salute e sicurezza sul posto di lavoro, sviluppo dell'occupabilità e gestione responsabile nei processi di ristrutturazione, pari opportunità e diversity management, formazione e sviluppo professionale). Centrale sarà anche l’impegno verso la gestione sostenibile della catena di fornitura e alla trasparenza verso clienti e investitori, e verso la comunità, con cui l'impresa sarà sempre più interessata a co-progettare risposte efficaci ai bisogni sociali abbandonando un approccio di pura filantropia.

La ricerca ha anche messo in luce l’esistenza di un ritardo nel nostro Paese causato principalmente da un approccio più orientato al raggiungimento di risultati di breve periodo. Nel nostro Paese emerge però un gruppo di PMI particolarmente virtuoso, che stanno ridisegnando i propri prodotti in chiave sostenibile. In futuro, queste imprese saranno sempre più orientate a costruire il loro modello di business su un naturale rapporto con il territorio e la comunità.

La responsabilità sociale dovrà diventare sempre più parte integrante delle strategie di business per accrescere la fidelizzazione della clientela e migliorare la reputazione presso i consumatori.

"In Italia, la trasparenza e l'onestà sono giudicati i fattori più importanti persino più dell'offerta di prodotti o servizi di alta qualità – conclude il presidente di Centromarcacosì come è considerato molto importante trattare bene i dipendenti e anche la partnership con le organizzazioni non profit aumenta la fiducia nella marca".