Da piccolo imprenditore dell’edilizia a Presidente ed azionista di maggioranza del McArthurGlen Group, gruppo imprenditoriale di enormi dimensioni. Questa in sintesi la storia di Joey W. Kaempfer, partita nel 1977 negli Usa e sbarcata nel 1993 in Europa. Il successo raggiunto dal suo gruppo in breve tempo si riassume in pochi numeri chiave:
– 2,2 miliardi di euro di fatturato nel 2008 di cui 495 solo in Italia
– 17 outlet village all’attivo in Italia, Francia, Germania
-oltre 10 mila collaboratori
-65 milioni di visitatori.

Joey W. Kaempfer, inventore della formula OUTLET, nel 2007 ha raccontato di aver avuto la sensazione che i mercati fossero sull’orlo di una crisi e di aver venduto tutti i suoi titoli. Una scelta che gli ha permesso di avere una grande liquidità che ora pensa di investire nei suoi outlet. In Europa Joey W. Kaempfer ha creato la formula dell’outlet, nuovo canale distributivo specializzato nella vendita delle griffes a prezzi scontati.

COS’E’ L’OUTLET.

E’ una moderna formula distributiva che nasce da una rivisitazione degli spacci aziendali. Si tratta di centri commerciali specializzati nella vendita di prodotti di marche famose invenduti o usciti dal catalogo più recente del produttore. Nei negozi dell’outlet i prodotti sono venduti a prezzi inferiori: in questo modo i produttori possono disfarsi dei prodotti invenduti o difettosi, mentre il consumatore si garantisce beni di vario genere (capi d’abbigliamento o scarpe, oggetti di design o alimentari, articoli sportivi, ecc.) ideati da marchi famosi a prezzi appealing.

I prodotti possono essere rivenduti dallo stesso produttore (a volte dato in gestione in conto terzi) o, più di frequente, in negozi monomarca o multimarca, presenti in una galleria. L’esempio più noto in Italia è l’outlet di Serravalle Scrivia, sorto nei pressi dell’autostrada Milano-Genova, che vanta la più ampia offerta di marchi in tutto il continente e marchi esclusivi come Bulgari.

Le Nuove Strategie degli outlet 

La strategia anticrisi di medio lungo periodo di Kaempfer prevede 4 azioni principali.

  1. Aumentare gli outlet. Sono previste 4 nuove aperture entro il 2010 a Napoli, Atene, Berlino e Salisburgo e l’ampliamento di quelli esistenti, in particolare quello di Noventa di Piave (Venezia) inaugurato da un semestre circa.
  2. Offerta più ricca. Con l’inserimento di nuove griffes di prestigio che ne arricchiscono l’offerta complessiva.
  3. Ridefinizione del target. La ridotta capacità di spesa potrebbe portare ad una riduzione della clientela di fascia medio-bassa ed all’aumento di clienti top che cercano nuovi risparmi negli acquisti.
    La creazione di ambienti confortevoli. Per far vivere esperienze di acquisto rilassanti.

Gruppi come il McArthurGlen Group che hanno creato un business puntando sulla qualità a prezzi ribassati, potrebbero crescere molto in questa difficile congiuntura, perché offrono una valida alternativa distributiva alle griffes che oggi fanno i conti con tagli pesanti alla produzione (anche del 25/30%) e quantità crescente di invenduto da smaltire. E’ possibile ipotizzare che a breve crescerà il numero di marchi distribuiti negli outlet che, in questo modo, potranno ampliare la propria offerta.

I Grandi Marchi presenti negli Outlet

Si tratta di un trend che, per certi versi, è già accaduto con Armani, brand che dal 5 marzo è presente nel Veneto designer outlet di Noventa o con Ferrari che aprirà il primo negozio a Serravalle. Ma non tutti i brand si stanno orientando in questa direzione: Louis Vuitton continua a restarne fuori, al contrario di Prada e Gucci che stanno investendo sui propri outlet.

Alla base del successo del modello outlet c’è la capacità di progettare, insieme ad architetti di fama internazionale, ambienti confortevoli per trascorrere intere giornate di shopping con familiari ed amici. Negli outlet non si vendono solo merci, ma anche servizi che incontrano sempre maggiore consenso nei consumatori. Sono il frutto di questo impegno La Facciata, che sarà inaugurato nel prossimo autunno a Caserta e che trae ispirazione dalla Reggia ed il recupero dello stile ateniese tardo Ottocentesco ad Atene.

Gli Investimenti

Joey W. Kaempfer è pronto a stanziare oltre 400 milioni di euro per migliorare la sua formula di business. Gli ambiti di investimento sono però ancora tutte da definire: si sta valutando l’opportunità, ad esempio, di commercializzare nuovi prodotti da affiancare ai gioielli e all’abbigliamento (come l’arredamento che però permettono sconti più limitati per via dei margini più risicati) o di portare questa formula in paesi emergenti, come Turchia e Russia.

C’è nell’aria anche l’ipotesi d’implementare nuovi servizi nei villaggi dello shopping (es. costruire case, giardini, campi da golf) o di sperimentare di nuove superfici di vendita: nell’aeroporto Marco Polo di Venezia è stata creata un’area di 1.400 mq su 2 piani chiamata Collezioni dove è venduto cibo e prodotti di grandi firme che hanno fatto salire le vendite per metro quadrato. Un modello che presto potrebbe essere riproposto in altri aeroporti del mondo, magari in Asia e in Medio Oriente.

Evoluzione verso lEcommerce 

Non manca un certo interesse per l’ecommerce. I primi incontri con operatori del settore ecommerce, tra cui Yoox, internet company bolognese, segnala l’ipotesi della nascita di una nuova area di business.

Ma nonostante le attività e le proposte che si stanno vagliando, Joey W. Kaempfer ha ben chiaro che questa fase richiede investimenti prudenti e che sarà già un bel risultato, per il suo gruppo, riuscire a chiudere il 2009 con lo stesso fatturato del 2008.