L’UE rappresenta un nuovo grande attore politico ed economico nel quadro mondiale: rappresenta, infatti, più del 30% del PIL mondiale ed oltre il 17% del commercio mondiale.

Si tratta di numeri importanti frutto di una precisa strategia di crescita che negli ultimi 5 anni si è concretizzata nell’allargamento del numero di stati membri e che ha portato enormi benefici economici per tutti gli stati membri:
– per i nuovi: hanno registrato una crescita sia in termini di reddito procapite (passato dal 40% nel 1999 al 52% nel 2008) che di PIL (aumentato in media del 5,5% tra 2004 e 2008, rispetto al 3,5% nel periodo 1999-2003)ed un calo generalizzato del tasso di disoccupazione.
– per i vecchi: sono aumentate le opportunità commerciali per le imprese della vecchia Europa e la crescita annua del PIL di questi stati è stata del 2,2% circa tra 2004 e 2008.
Sono aumentati i rapporti commerciali tra l’Europa dell’Est e la Vecchia Europa: nel 2007, infatti, l’80% circa delle esportazioni dei nuovi Stati membri sono state destinate al resto dell’UE. E dal canto loro, anche i vecchi Stati membri hanno aumentato le esportazioni ad Est (il 7,5% del totale delle loro esportazioni nel 2007).

Per riflettere sulle opportunità di business nell’Est Europa, precisamente in Slovacchia, lo scorso 26 febbraio, a Roma, presso la sede dell'Ambasciata della Repubblica slovacca, si è svolto il seminario "La Repubblica Slovacca, membro dell'Eurozona: nuove opportunità per le imprese italiane", organizzato dall'Ambasciatore della Repubblica Slovacca in Italia, dott. Stanislav Vallo. Al seminario hanno partecipato tra gli altri il dott. Jan Galoci, Consigliere economico dell'Ambasciata slovacca a Roma, e l'avv. Luca Alberto Pagnotta dello Studio PMM di Roma che si occupa di assistenza alle imprese straniere, in particolare tedesche e austriache, nelle loro attività in Italia, e di accompagnamento delle imprese italiane nel mercato slovacco. La Repubblica Slovacca fa parte dell’UE dal maggio 2004 e sta registrando uno sviluppo socio-economico rilevante (fonte: ICe 2008) che dovrebbe proseguire anche negli anni a venire grazie agli 11,3 miliardi di euro di aiuti finanziari previsti per il quinquennio 2007-2013. Pochi indicatori macroeconomici sono sufficienti a fotografare lo stato di salute economica e politica di questo stato: nel 2007 il PIL del paese ha sfiorato i 54,2 miliardi di euro (Ufficio Centrale di Statistica slovacco) e secondo le previsioni nel 2008 la crescita dovrebbe proseguire, così come le esportazioni e l’occupazione nel paese.

La Camera di Commercio Slovacca prevede che la crescita economica, il relativo contenimento dell'inflazione e gli effetti positivi delle riforme socio-economiche degli ultimi anni, sono sintomo di uno sviluppo solido e costante, con ottime ricadute sia occupazionali che di disponibilità pro capite di spesa.

L'avv. Pagnotta ha spiegato durante il convegno che avviare nuovi investimenti per le imprese italiane in Slovacchia potrebbe risultare molto utile perché questo paese:
– occupa una posizione geografica strategica sia per i mercati europei che orientali
– vanta una buona stabilità politico-economica e valutaria
– l’1 gennaio 2009 è stato il XVI Paese dell’UE ad adottare l’euro
– ha un’amministrazione efficiente e dun basso tasso di criminalità
– ha un sistema di tassazione „flat“ al 19% e non vi è „dividend tax“
– la manodopera è altamente specializzata e produttiva ed ha un costo ancora relativamente contenuto
– presenta un’ampia disponibilità di terreni ad uso industriale e di parchi tecnologici ed industriali

Ragioni che spiegano l’annuncio fatto dall'Avv. Pagnotta circa l’imminente costituzione di una Camera di Commercio slovacca in Italia che fornirà servizi di assistenza sia agli investitori italiani nella Repubblica Slovacca che alle imprese slovacche in Italia, con l’obiettivo di favorire l’interscambio commerciale fra questi due paesi.