Quali sono le previsioni per il 2009? Molti analisti sostengono che il peggio della crisi deve ancora venire, altri prevedono un 2009 tra luci ed ombre nel quale si coglieranno i primi, timidi segnali di ripresa.

Ecco una rapida carrellata di numeri chiave in alcuni settori trainanti dell’economia mondiale:
AREA INFORMATION TECHNOLOGY – partendo dall’analisi della spesa It mondiale Forrester compie le prime previsioni per il 2009: l'andamento della spesa It per l’anno appena iniziato dovrebbe essere negativo rispetto all’anno appena concluso (-3%) e in controtendenza rispetto alla crescita (+8%) registrata nel 2008, invertendo un trend positivo che durava da ben 7 anni. Sebbene questo dato non sia confortante, Forrester sostiene che "la recessione economica negli Stati Uniti e nelle altre grandi economie inizierà a cessare nella seconda metà del 2009”. E la ripresa non avverrà in misura uguale ovunque: l'Europa Occidentale e Centrale registreranno un incremento più contenuto (+1,3%) rispetto all'Europa dell'Est, Medio Oriente e l'Africa (+5%).

PRODOTTO INTERNO LORDO ED ECONOMIA MONDIALE – in linea con queste previsioni anche le stime dell’OCSE il cui segretario generale, Angel Guerria ha dichiarato che per l’economia dell'Eurozona “il peggio deve ancora venire”. Secondo l'Ocse nel primo semestre del 2009 l'economia europea continuerà a decrescere, mentre bisognerà attendere la prima metà del 2010 perché torni a crescere. Federico Giammusso Consigliere economico dei Comitati di politica economica presso l'UE e presso l'Ocse a News Italia press ha dichiarato che allo stato attuale non "c'è assoluta certezza sulla velocità e il timing di uscita dalla crisi. Se per crisi si intende la recessione, si ipotizza che durerà per tutto il 2009. Per l'Europa dell'Euro le conseguenze principali saranno la disoccupazione, problemi per le imprese e per l'accesso ai finanziamenti del credito, il calo dei redditi".

Fabio Casciotti, direttore dell'ICE di Madrid conferma che "le previsioni per il 2009 e 2010 non sono positive. Anche la Spagna che ha registrato un tasso di crescita notevole nel 2008 tra il 3,5 e il 4% è ufficialmente in recessione. Si prevede che il Pil per il 2010 crescerà solo tra l'1 e il 2%. Le condizioni possono migliorare o peggiorare. Ma ci sono altri indicatori negativi: i consumi sono in netto calo, così come gli investimenti nei beni strumentali. Si prevede inoltre che il tasso di disoccupazione per il 2010 cresca tra il 10 e il 15%. Il 2009 sarà sicuramente un anno difficile e solo verso il 2010 è prevista l'uscita dalla crisi".