Un recente studio condotto dalla George Mason University sostiene che l’impegno e l’adozione di buone regole ambientali può contribuire all’aumento di produttività e del profitto nelle imprese, almeno quelle statunitensi, diventando una fonte di ritorno positivo in termini di immagine ed economici. L’analisi, condotta su un campione più di 2.600 aziende del settore manifatturiero dislocate in sette paesi statunitensi, ha dimostrato che se le regole sempre più rigide di responsabilità sociale ed ambientale d'impresa possono costituire talvolta un vincolo per le imprese, l’adozione di scelte strategiche ecologiche possono migliorare la produttività, compensando le spese sostenute per la riorganizzazione aziendale necessaria all’ottenimento di tali risultati.

"Negli Usa, così come in altri paesi, manca una politica puntuale per contrastare i cambiamenti climatici e ciò dipende in parte dal fatto che l'entrata in vigore di una legislazione nazionale avrebbe un forte impatto in termini di costi aggiuntivi per le imprese”, affermano i ricercatori che sottolineano quanto i costi sostenuti per rispettare le regole ambientali quasi sempre possono essere compensati dai nuovi guadagni. Risulta inoltre importante sostenere questo processo di adozione da parte delle imprese: aziende che implementano tecnologie orientate alla sostenibilità ambientale tendono ad innescare meccanismi virtuosi, stimolandone l’adozione anche da parte dei propri fornitori. Dal punto di vista ambientale le strategie che le aziende possono seguire per il rispetto dell’ambiente possono essere essenzialmente due:
1. migliorare i processi produttivi interni, utilizzando sostanze non tossiche che consentirebbe di eliminare il problema dello smaltimento dei rifiuti
2. sviluppare prodotti e tecnologie “verdi” innovative da inserire nelle nuove nicchie di mercato, sfruttando un trend già in atto di incremento della domanda di prodotti biologici ed ecologici.

LA SITUAZIONE ITALIANA – nel nostro Paese sono oltre 11 mila le aziende e organizzazioni che hanno ottenuto una certificazione ambientale volontaria ISO 14000 (fonte: “Annuario ufficiale del sistema italiano della qualità” per le certificazioni ambientali al 30 marzo 2008). Il 14,4% di queste è localizzata in Lombardia (14,4%). Delle circa 1.600 attività con certificazione ambientale in Lombardia, il 41% del totale si concentra in provincia di Milano pari a 655 tra aziende e organizzazioni (il 12,9% nel solo comune). Seguono Brescia con 227 (14,2% regionale) e Bergamo con 200 (12,5%). Seguono nell’ordine delle regioni “verdi” il Piemonte (10%) e la Campania (9,4%).
La Puglia, invece, è la regione italiana maggiormente responsabile delle emissioni di CO2 (fonte: Camera di Commercio di Milano su dati APAT 2006 e Ministero dell’ambiente per le emissioni di CO2 e), una tra le principali cause dell’effetto serra. Nel 2006 è la regione pugliese, infatti, è stata responsabile del 21,2% di emissioni totali (oltre 46 milioni di tonnellate). Seguono nell’ordine la Lombardia (oltre 29 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, il 13,3% nazionale) e la Sicilia (27,2 milioni di tonnellate – il 12,5%). La città di Milano incide poco rispetto al peso economico e produttivo (il 2% sul totale italiano delle emissioni pari a 4,2 milioni di tonnellate).
L’esempio positivo della Lombardia è anche il risultato di adeguate politiche che hanno spinto le imprese ad adottare certificazioni ambientali e adeguare i propri processi al rispetto dell’ambiente. Un modello positivo che può costituire un esempio anche per altre regioni italiane. Uno strumento istituzionale che ha consentito nel tempo alla Lombardia di conquistare questo il primato nella responsabilità d’impresa ambientale è stato lo stanziamento di fondi a sostegno di questa tipologia di investimenti.
Incremento della produttività, compensazione dei costi e sostegno alle imprese: possono essere queste le principali leve per spingere le imprese ad adeguarsi a comportamenti eco-compatibili.

IL BANDO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO – la Camera di Commercio di Milano ha di recente pubblicato un nuovo bando che prevede contributi alle imprese artigiane della Lombardia per l'introduzione di innovazione nei processi e prodotti a basso impatto ambientale e per il sostegno al risanamento ambientale nell'esercizio dell'attività d'impresa. L’obiettivo è sostenere le imprese che intendono avviare procedure di certificazione ambientale, lanciare prodotti a basso impatto ambientale o diffondere metodi produttivi compatibili con i più avanzati modelli di tutela e salvaguardia ambientale.

INTERVENTO – contributi alle imprese artigiane della Lombardia per l'introduzione di innovazione nei processi e prodotti a basso impatto ambientale e per il sostegno al risanamento ambientale nell'esercizio dell'attività d'impresa.

FINALITA' – favorire la certificazione ambientale e l'introduzione di prodotti a basso impatto ambientale nonché la diffusione di metodi produttivi compatibili con i più avanzati modelli di tutela e salvaguardia ambientale

AMBITO GEOGRAFICO – le aziende devono avere sede produttiva in Lombardia e iscrizione all'albo imprese artigiane nella Provincia di Milano

SPESE AMMESSE A FINANZIAMENTO
– Acquisto di Macchinari e di Impianti
– Processi di certificazione
– Ambiente, territorio e risparmio energetico
– Innovazione tecnologica (di prodotto, processo, metodo)

BENEFICIARI – imprese artigiane, consorzi, società consortili, cooperative iscritte all'Albo delle Imprese Artigiane presso la Camera di Commercio di Milano. Devono operare nel settore manifatturiero, delle costruzioni, edilizia ed attività immobiliare o altro

INTERVENTI AGEVOLABOLI – sono ritenute ammissibili le seguenti spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° aprile 2008 e il 15 luglio 2009
1. Certificazioni europee/internazionali Emas, Iso 14001, Ecolabel, Certificazione ambientale di prodotto ecc.
2. Introduzione di tecnologie innovative che riducano nel ciclo produttivo l'impatto ambientale
3. Riduzione dell'inquinamento ambientale

INTERVENTI NON AGEVOLABILI – non sono ammessi investimenti per adeguarsi, rispettare, raggiungere obblighi e limiti di legge, né interventi per lo smaltimento dell'amianto (tetti, coperture e relativi rifacimenti)

INVESTIMENTO – € 15.000 al netto dell'IVA.

CONTRIBUTO – a fondo perduto in conto capitale e in conto gestione. Il 25% della spesa ammissibile al netto dell'IVA per le singole imprese artigiane, il 30% della spesa ammissibile al netto dell'IVA per consorzi artigiani, società consortili, cooperative.

MODALITA' DI EROGAZIONE – il contributo verrà erogato in un'unica tranche al momento della dimostrazione, da parte dell'impresa, di aver terminato la realizzazione dell'investimento. Al momento della presentazione della domanda di contributo, l'impresa deve avere già realizzato almeno il 30% dell'investimento con fatture quietanzate. Inoltre i contributi non sono cumulabili con altre agevolazioni. L'impresa e/o associazione non deve aver già ricevuto per lo stesso investimento altri tipi di finanziamenti

TERMINE E MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA: le domande di adesione all’iniziativa devono essere presentate a partire dal 15 luglio 2008 ed entro il 15 ottobre 2008 tramite raccomandata R/R, oppure a mano alla Camera di Commercio di Milano – Protocollo Generale – Via San Vittore al Teatro, 14 – 20123 Milano e alle sedi decentrate

INFORMAZIONI – www.mi.camcom.it