Può ritenersi una delle principali criticità nella gestione aziendale. Si tratta della presenza di deleghe in azienda. Un fattore cruciale che è possibile solo se sussistono 3 condizioni:
1. fiducia reciproca tra un collaboratori e management o imprenditore
2. senso di responsabilità nei collaboratori cui viene delegato un compito/attività
3. capacità di delegare nel management o nell’imprenditore.

Senza anche una soltanto di queste condizioni ci si trova in una situazione, per la verità molto frequente, in cui una sola persona concentra nella sua persona tutte le decisioni, da quelle più strategiche a quelle meno rilevanti.

In un quadro del genere è abbastanza frequente che l’azienda operi in emergenza, in maniera random in base a quando il decidore prende effettivamente una decisione.

Perché se da un lato non delegare consente di mantenere un altissimo controllo sull’azienda, dall’altro determina una paralisi ed uno scadimento nella vita lavorativa perché impone ai collaboratori delle pause impreviste (le lunghe attese delle decisioni del capo), esponendoli poi a continue accelerazioni quando la decisione viene finalmente presa. Un lavoro che potremmo definire a scatti, tutt’altro che fluido, che può generare tensione con tutti i rischi di errore che potrebbero derivare da una gestione di questo tipo in risorse non troppo abituate alla gestione dello stess.

Capita spesso, durante progetti di consulenza di entrare in azienda e di lavorare a stretto gomito con collaboratori e dipendenti che hanno un limitato margine di azione e, soprattutto, di responsabilità decisionale. Notiamo che questo approccio tende a rallentare tutti i processi in azienda, soprattutto nelle piccole realtà produttive, in cui l’imprenditore viene interpellato per qualunque scelta.

Il rischio più diffuso è quello di vedere i collaboratori talvolta inattivi, bloccati nell’impossibilità di procedere nelle proprie attività. Chi prende le decisioni, invece, nell’impossibilità di gestire tutto, tende a rimandare quelle le decisioni che ritiene, a torto o a ragione, meno rilevanti.

Avere delle risorse umane "ferme" rappresenta un costo per l’azienda, uno spreco, una sacca di inefficienza che nessuna impresa, oggi, può più permettersi. Un aspetto chiave su cui sarebbe il caso di riflettere. Come è fondamentale definire i parametri, aspetti carateriali oltre che competenze professionali, da valutare ogni volta che si cerca un nuovo dipendente o manager.

Una volta trovata la giusta risorsa, ovvero una persona affidabile e dotata del giusto senso di responsabilità, è bene delegare. Potrebbe avere un effetto positivo e piacevolmente inatteso lasciare un collaboratore libero di scegliere e di decidere.