Se in Italia è stimato un consumo di 195 litri pro-capite, una famiglia di tre persone
 spende circa € 175 euro l’anno in acqua minerale e di circa € 260 per l’acqua del rubinetto utilizzata
 nella vita quotidiana, compreso il servizio di fogne e depurazione.


Nonostante i costi, gli italiani sono grandi consumatori di acqua minerale. Vediamo motivazioni, propensioni e caratteristiche degli acquirenti di acqua minerale.

LE MOTIVAZIONI DI ACQUISTO – Una ricerca GfK
Eurisko e Gfk Panel Services per conto di Mineracqua, ha stimato che l’acqua
minerale penetra nel 98% delle case e viene acquistata principalmente per due ragioni: il gusto e la salute.

GLI ACQUISTI SU SCALA TERRITORIALE –
la tendenza di consumo segue linee differenti: mentre nel Nord Est guadagna terreno l’acqua del rubinetto, nel Nord
 Ovest (seguito a distanza dal Centro) sale il consumo di acqua 
minerale.

GLI ACQUIRENTI PER FASCIA D’ETA’- Gli adulti sono i maggiori consumatori di questo prodotto, probabilmente anche perché sono meno propensi a rimettere in discussione decisioni ed abitudini di consumo. Tra i giovani inizia a far presa l’uso dell’acqua potabile, spinto anche da continue campagne di sensibilizzazione mirate.


LA FEDELTA’ DEI CONSUMATORI – In genere la scelta di un’acqua piuttosto che un’altra avviene sulla base dell’efficacia delle campagne di comunicazione, rivelandosi il consumatore un amante di questo prodotto, ma anche un grande traditore. Una propensione, questa, che costringe le aziende produttrici ad investire in comunicazione budget rilevanti.

CON L’ACQUA MINERALE DI SPENDE DI PIU’ – Si tratta di un luogo comune. Facendo due calcoli veloci, infatti, possiamo provare a stimare il prezzo di un bicchiere d’acia, minerale o dal rubinetto. Se spendiamo in media 30 centesimi
 per l’acquisto di 1 litro di acqua minerale (fonte: 
Altroconsumo), il prezzo dell’acqua pubblica si attesta a poco più di un millesimo di euro per litro arriviamo, i costi per il consumatore, a sorpresa sono abbastanza
 vicine.